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So' llacreme d'ammore e nun è acqua


La prima è andata, male ma non malissimo.

Bene, ma non benissimo.

Premetto che per fortuna io non sono uno di quelli che con il sito ci devo pagare le bollette e non mi danno gli accrediti gratis per entrare allo stadio, quindi posso scrivere un poco quello che cazzo mi pare, per fortuna.

Tanta tanta tantissima rabbia, che avrei preso la televisione e l'avrei sfondata, se non la dovevo pagare io.

Andiamo per step.

Il Napoli è la squadra più forte in Italia sia in campionato che in Champions league, compresa l'Inter che è andata a vincere col Benfica, compreso il Milan che nonostante giocasse in casa ha fatto catenaccio e contropiede, gioco da provinciale anni 80.

Ma chi vince ha sempre ragione.

A Kvaratskhelia lo voglio bene, ma questi gol non si possono mangiare, perchè se segni al terzo minuto loro si devono scoprire ed è capace pure che gliene puoi chiavare un altro paio.

Il Napoli è padrone del campo, ma purtroppo ci manca la prima punta per dare profondità alla squadra, Elmas è come uno che ha fatto sempre o'fravecator e bell'e buono il masto gli dice vai a fare l'elettricista.

Dice, ma quando stava Sarri giocava Mertens prima punta e li abbiamo fatti i gol, vero.

Ma vero che ci è stato il tempo di preparare la squadra a giocare così, perchè nella stagione perfetta, uno tutto si aspetta tranne che si fanno male tutte e due le prime punte che tieni a disposizione, sia il fenomeno per colpa della nazionale, che onestamente è scandaloso in un momento determinante della stagione, sia Simeone che mai aveva fatto rimpiangere Osimenh quando era stato chiamato in causa.

Raspadori al 60% e in ogni caso non è una prima punta.

Il primo tempo ognuno fa un po' come cazzo gli pare, compreso Leao che è un bravissimo ragazzo, un fenomeno, e mi è pure assai simpatico perchè non mi sembra nemmeno particolarmente atteggiato nonostante le capacità, si dispera per essersi mangiato un gol e smantella una bandierina.

Il regolamento dice che è cartellino giallo, non c'è interpretazione, è cartellino giallo come quando uno si leva la maglia, l'arbitro si è letto il libro cuore e dice non fa niente.

Tra il primo e il secondo tempo la moglie lo telefona e gli dice che si è comprata 10 mila euro di panni con la sua carta di credito e torna in mezzo al campo che è un'altra persona. Inizia a cacciare cartellini gialli con la pala che i giocatori si erano adattati al metro di giudizio del primo tempo.

Ne fanno le spese Anguissa con un primo cartellino giallo sacrosanto, secondo su simulazione cinematografica di Theo Hernandez, perchè Anguissa prende solo il pallone e si tira il piede non colpendo mai il giocatore del Milan, Kim per un intervento che forse non è nemmeno fallo.

Devo dire per onestà del vero che secondo me ci sta un calcio di rigore netto per il Milan in occasione del colpo di testa di Kjaer che ha preso la traversa, quando Rackhmani si è appeso addosso a Giroud tirandolo a terra.

Il rigore che lamenta Calabria è inesistente, Calabria protesta leggermente e l'arbitro lo ammonisce, bah.

Anche Di Lorenzo viene ammonito e non mi sembra che siano due teppisti in mezzo al campo, anzi chiedono spiegazioni con educazione.

A questo punto mi viene da pensare che se stava Ibrahimovic pigliava 27 giornate di squalifica.

Comunque, se dell'arbitro si lamenta anche la squadra che ha vinto qualcosa che non va mi sa che ci sta.

Sul gol del Milan forse era giusto spendere un fallo da cartellino a centrocampo prima che la situazione si potesse complicare.

Meret secondo me qualche cosina in più la poteva fare, almeno per quanto riguarda l'occupazione dello spazio, poi la devii, va lo stesso in porta, allora pazienza.

Al contrario Maignan secondo me, al momento, è il portiere più forte del mondo e lo sta dimostrando anche in nazionale, il Napoli anche in 10 continua a macinare gioco, Di Lorenzo si ricorda come si fa l'attaccante e il portiere rossonero compie un intervento prodigioso che vale quanto un gol segnato.

Arrivano migliaia di napoletani a Milano, non tutti, perchè qualcuno ha ricevuto la sorpresa arrivato a Capodichino che due voli per Milano erano stati soppressi, se succedeva a me o mi arrestavano o mi dovevano accompagnare con l'elicottero fino fuori a San Siro, non si fa questo.

Il clima in città è tranquillo c'è grande rivalità tra le due tifoserie da sempre, ma grande rispetto e conoscenza, fuori dal campo.

Nel campo diventa un'altra cosa, Milano ritorna la Milano spocchiosa, borghese, razzista.

La coreografia dei tifosi del Milan è oscena, è una simbologia imperialista del nord padrone e del sud che si deve sottomettere.

Ancora più vergognoso è lo striscione con un indirizzo di Napoli che indica un'inconsapevole negozio di detersivi, stereotipi anni 50, di quando i meridionali emigravano al nord e venivano trattati come bestie, quelle bestie che sono i genitori e i nonni di quelle bestie che adesso sono in curva a mettere questi striscioni; perchè il decreto sicurezza negli stadi, a quanto pare, è valido solo per lo stadio Maradona.

Per non parlare del vergognoso commento tecnico di Ambrosini, ex capitano del Milan, palesemente di parte, che più di una volta si lascia andare a dei commenti troppo fuori luogo come quello su una presunta simulazione di Lozano.

E questa è una polemica con i professionisti della carta stampata, perchè gli voglio ricordare che solo pochi mesi fa è stato impedito il commento tecnico ad Adani nella finale dei mondiali, perchè a detta di alcuni troppo in favore dell'Argentina.

In situazioni del genere non si può che apprezzare il campionissimo Seedorf che ha dichiarato apertamente che il Napoli sia stato sfavorito da decisioni arbitrali più che dubbie, che lui parteggiasse apertamente per la sua ex squadra, ma che avrebbe preferito vincere senza alcun velo.

Dello stesso avviso anche Cassano voce fuori dal coro ma del tutto imparziale.

Che resta, resta il ritorno di martedi a Napoli, dove Juan Jesus dovrà confermare di essere ancora un buon giocatore come ha dimostrato tutte le volte in cui è stato chiamato in causa, a parte l'attaccamento ai nostri colori che ribadisce tutte le volte che può, Ndombelè deve dimostrare il giocatore di livello che è, di caratura internazionale al pari di Zambo Anguissà, che la sua esperienza negativa al Totthenam è derivante solo da uno scarso feeling con Conte.

La squadra c'è, lo ha dimostrato anche ieri e quasi sicuramente ci sarà Osimenh, oltre alle doti atletiche e la sua tecnica sarà fondamentale la cattiveria agonistica di chi viene dalla favela ed ha una possibilità nella vita, la sua grinta, la sua voglia di vincere.

E in più ci sarà bisogno del sostegno del pubblico, la polemica col presidente la facciamo un'altra volta, Spalletti lo ha chiesto apertamente.

Sembra che ADL si stia impegnando in prima persona con il ministero degli interni per riportare il tifo al Maradona, questa volta gli credo.

Gli credo perchè l'accesso alle semifinali vale 12,5 milioni di euro, chi si qualifica alla finale altri 15,5 milioni, chi la vince, ulteriori 5,5 milioni; lui non sembra proprio il tipo che ci sputa sopra a questi soldi avendo un 11 titolare che ha tutte le carte in regola per arrivare ad Istanbul, nonostante l'handicap di San Siro.

In questa fase della Champions, le grandi squadre, se sono veramente grandi squadre, in passato in casa hanno ribaltato risultati ben più penalizzanti.

Mancano già solo 5 giorni a martedì, dove si decide ancora una volta la nostra storia, noi siamo spettatori ma relativamente, abbiamo il dovere di abbracciare la nostra fede e la nostra squadra come mai prima, perchè quello che deve accadere è qualcosa che non è mai accaduto prima, dobbiamo fare capire al Milan che non sta giocando contro il Napoli, loro sono solo 11 semplici giocatori, noi siamo milioni che scenderemo in mezzo al campo martedì, tutti con lo stesso sogno e la stessa determinazione.

Gli dobbiamo mettere paura, gli devono tremare le gambe, noi siamo Napoli, la grande Napoli, loro sono Milano, una città come le altre.

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