Quelli del Kazakistan atto finale

Una figura a cui guardavamo con ammirazione e sospetto da quando era iniziata la missione, era o' duttor.
Il dottore era un russo sui 54-55 capelli brizzolati che se ne stava sempre da solo.
Certe volte siccome siamo traseticci ci avevamo offerto il caffè o qualcosa da bere e ci aveva sempre ringraziato con il sorriso, ma si vedeva che era una persona di poche parole.
Quando veniva a mensa sceglieva sempre il tavolo dove non stava seduto nessuno, noi lo salutavamo sempre e lui ricambiava.
Siccome che eravamo un po' stolti dicevamo che il dottore passava la sua giornata sperndo che cadesse malato qualcuno, così teneva qualcosa da fare.
Poi dopo un ragazzo di Roma ci venne la pleurite veramente e il dottore gli tolse il versamento in una sola botta, che noi pensavamo che se andava in ospedale in iTalia si faceva la cartella quasi sicuramente, il dottore era nu mhe era nu mostr.
Un giorno capitò che si ammalò Angioletto e non disse niente perchè si metteva vergogna, quando poi ci venne la febbre veramente e si preoccupò allora chiamammo il dottore, che lo visitava tre volte al giorno e gli diede una borsa della spesa piena di medicine e subito guarì.
Noi nel frattempo il nostro lavoro l'avevamo terminato ma l'aereo per tornare a Mosca stava la settimana dopo.
Passavamo le giornate a vederci gomorra nella sala tv ed andare alla piscina chi teneva il coraggio, poi vennero e ci regalarono un soggiorno nella città neanche che ci fossimo comprati la batteria di pentole e il materasso.
Mo per capirci lo so che sono monotematico, la città era una piccola città normale tipo Bergamo. Noi andammo in un pub e ci mangiammo pure le sedie e ci facemmo una decina di birre, anche se pagavamo noi pagammo 20-25 euro a testa. Poi tornammo in albergo a mangiare e ci mangiammo pure le sedie perchè era gratis, poi andammo dentro alla discoteca che io lo so che a Napoli non ci vado ma là non conoscevo a nessuno che poi mi sfotteva che avevo fatto il chiattillo e sono andato. Le cose si misero abbastanza male perchè facemmo amicizia con una comitiva di la che capimmo che ci volevano ubriacare e poi volevano fare la rocchia addosso a noi.
Noi siccome eravamo napoletani questa cosa la capimmo un poco prima di subito e mettemmo in guardia tutti gli altri italiani che stavano, la cosa non tanto buona è che una bottiglia di vodka + un litro di succo di frutta costavano 7 euro tipo come una bottiglietta di acqua quando vai in un locale qua.
Andai girando per il locale e mi comprai il narghilè gigante col tabacco a mellone e si prese sempre 7 euro, vabbuò comunque in Kazakistan se tenete una 50 euro a disposizione passate proprio un sabato non c'è male, se vi trovate, non ci andate apposta perchè nun sta nu cazz, non so le altre città.
Tornammo dentro all'albergo come la crommatina e ci buttammo subito nella piscina, nella sauna, poi nella piscina, io buttai pure il tavolo e le sedie e feci amicizia con certi francesi che mi erano sempre stati ncopp o'cazz e invece erano simpatici. Siccome che io molte volte mi nascondo ma in realtà spesso in testa non tengo niente, presi la capata di buttare la ragazza della reception dentro alla piscina, tanto erano verso le 4 di mattina. Andai al banco me la caricai sulle spalle e la stavo per buttare ma quella mi disse che stava lavorando e mi sono fatto sopraffare dalla misericordia. Il giorno dopo quando gli ho detto che la settimana prossima non saremmo andati un altro poco si metteva a piangere, certe volte teniamo il fascino e non ci crediamo.
Venne il giorno di tornare in Italia, successe nu mpicc che se i russi erano veramente cattivi potevamo stare ancora a Poggiorealovsk a cantare lacrime napulitane.
All'aeroporto di Sheremetyievo dovevamo pesare i bagagli, e quello di uno di noi era 4-5 kili in più del peso, ci volevano 100 fiale di penale, la mattina in città eravamo stati al mercato che era tipo come Giugliano la domenica mattina, io mi ero comprato tipo un kg di pistacchi tipo e una busta di zafferano e avevo pagato tipo 5 euro tutto, lui si era comprato un poco di regali x tutti.
Ci mettemmo a fare il bordello e decidemmo di dividerci i panni un poco a testa per non pagare questo 100 euro che dovevamo fare 8 ore di scalo e ce li bevevamo e mangiavamo.
Comunque andiamo a passare ai raggi x e ci fermano perchè in un pantalone del lavoro che prima stava nel bagaglio da stiva e poi era capitato in un bagaglio a mano era uscito un taglierino.
Non so bene la scena quale fu, so solo che Edoardo fece una faccia riassuntiva vicino a quella in 2 secondi gli disse guarda stiamo per lavoro stiamo da 2 settimane in Kazakistan è il 31 Dicembre sto tornando dai figli miei.
Quella prese il taglierino e lo buttò nella monnezza, poi dicono che i russi sono cattivi.
Prendemmo l'aereo della KLM che andava ad Amsterdam e ci offrirono cinque sei bottiglie di prosecco a bordo, arrivammo ad Amsterdam con un'ora di anticipo e dovevamo prendere il volo per Roma, stavamo solo noi e una famiglia di 70-80 cinesi che si trasferivano in blocco dalla Cina a Roma.
Arrivammo a Roma alle 23.30 e aprimmo un bottiglia.
E chest è stata la nostra avventura in Kazakistan.