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Mario from Rione Agnano, Michigan, USA



Cari napoletaninelmondo oggi vi lascio al racconto di Mario dal Michigan negli USA. Mario non è che è della mia stessa città, è del mio stesso rione, siamo stati alle scuole superiori insieme e condividevamo il nostro viaggio di andata e ritorno per l'ITIS Francesco Giordani, che ci voleva più o meno lo stesso tempo che andare a mare a Gaeta, la maggior partedel tempo a parlare del Napoli.

Poi lui teneva un'altra capa ed è diventato presto ingegnere, mi ha mandato quest racconto che ho deciso di non modificare perchè l'ho trovato molto conforme al mio modo di scrivere.

Io sono in Michigan, arrivato praticamente in scia Fiat. Ho fatto la tesi al centro ricerche Fiat di Pomigliano, poi siccome da noi senza raccomandazioni non si va da nessuna parte, ho dovuto cercare altrove. Alla fine, grazie all’esperienza mi hanno preso in cnh (case new Holland, i trattori della Fiat… ti ricorderai il brand sulla maglia delle lote qualche anno fa), solo che stavano un attimo a Modena. Ho fatto un anno preciso e, siccome mi sono reso conto che tenev cchiù pochi sord e quann so partut, ho iniziato ad ascoltare altre offerte. Alla fine mi è piaciuta la proposta arrivata da Torino perché mi volevano mandare in America. In pratica l’allora FCA (Fiat Chrysler Automobiles) stava ancora in fase di fusione e italiani e americani non si parlavano e non si capivano. Io, con capo italiano e pagato dall’Italia, sono dovuto andare a fare il soldato dietro le linee nemiche! Dopo avergli dato il culo per cinque anni, sono arrivati i francesi e io so rimasto praticamente a ppere! Questo perché gli italiani già non contavano un cazzo, arrivati i francesi so diventati manc a scumm ncopp e fasule, ed è stata fatta piazza pulita di tutti i contratti ed interessi battenti bandiera tricolore. Mi sono arrangiato qualche mese poi, siccome mi sono sposato con una ragazza americana, alla fine mi sono arrivati i documenti e mi sono potuto cercare lavoro da solo senza dipendere dall’Italia. Ora è un anno e mezzo che sto in Eaton e stong a patatern. Guadagno il doppio di prima, lavoro da casa e mi pagano training e certificazioni. Questi hanno sedi in tutto il mondo e fann tutt e cuoll e cazz! Domani mattina, si m’aggira, invece e fa e machine me putess ittà a fa e machinett ppò cafè o e centrali nucleari. Loro hanno una fortissima esperienza nel settore elettrico ed elettronico ed hanno deciso di cavalcare l’onda della diffusione delle auto elettriche ed iniziare un nuovo business. Ovviamente, non avendo esperienza, hanno assunto da fuori e gente col mio background era perfetta. Alla fine, fatt na resata, il mio capo e la maggior parte dei miei manager vengono tutti da FCA e stamm facenn e centraline per quella che adesso si chiama Stellantis. In particolare, ironia della sorte, io fatico popet pe francis! Forse ti devo spiegare un po’ meglio: nel mondo delle automobili ci sono pochi costruttori e molti fornitori. Per esempio c’è Bosch che fa un casino di pezzi e li vende un po’ a tutti i costruttori. Eaton non è che si è messa a fare le macchine sue ma, praticamente, si è messa a fare concorrenza a gente come Bosch. Altra gente in reparti diversi dal mio fa parti per Mercedes, Iveco, pulmann, carr armati o apparecchi. E, no, non sto ne pazziann ne esagerando Ora parliamo un po’ di altro. Il Michigan è la terra dei motori. La macchina è stata inventata qui e al momento ci sono tutti e tre i grandi costruttori americani, Ford, General Motors e Chrysler (poi daimler, poi FCA e ora Stellantis). Di solito si dice Detroit, ma la verità è che ci stanno uffici ed impianti sparsi in tutto il Michigan, quasi nessuno lavora veramente a Detroit. Ti potrei fare mille nomi di dove sono stato a lavorare o vivere ma nessuno li conoscerebbe. Di Napoli qui c’è ben poco. C’erano solo due pizzerie iscritte all’associazione pizza verace napoletana, ora una ha chiuso. Qualche anno fa, prima della pandemia, venne a giocare il Napoli di Ancelotti contro il Barcellona. Tra parentesi… pigliaim na sfacett e mazziata!

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