I napoletani del Kazakistan...un'altra parte

Avevamo fatto amicizia con tutti, anche con gli juventini, perchè se ci pensi bene, se tu sei di Torino, tieni il diritto di essere juventino, se sei di Cercola pure, però se poi fanno le plusvalenze e vai in serie b dopo non devi accusare che ti sfottono che pari o' cazz.
La partenza per andare dentro all'hangar era alle 8, ma quattro su sei della mia squadra li trovavo già verso le 6.10 vicino alla tavola a mangiarsi pure le sedie, uova, bacon, salmoni sani, e certe torte che erano tutte premiscelato e zucchero che quasi nessuno teneva il coraggio di mangiarsi tranne noi.
Alla fine l'autobus ci doveva pure aspettare perchè il coraggio lo tenevamo ma poi ti dovevi appiccicare con il cesso.
Il nostro lavoro procedeva molto bene, anzi, decisamente più veloce delle squadre che erano intervenute prima di noi, a noi non ci pareva, arrivavavamo nell'hangar e facevamo il caffè, scendevamo a lavorare, alle 10.30 facevamo il caffè, da mezzogiorno alle 2 tornavamo a mangiare, poi facevmo il caffè, poi lavoravamo dalle 14.30 alle 16.30 poi facevamo il caffè poi potevamo smontare o alle 18.30 o alle 19.30. I ragazzi della missione ci chiesero se per piacere andavamo a mangiare il secondo turno così ci rimaneva qualcosa da mangiare anche a loro.
E poi ci chiedevano pure scusa che ci stavano facendo lavorare assai , il nostro responsabile si chiamava Roddy noi ci volevamo mettere nello stato di famiglia insieme con lui.
Poi abbiamo visto nell'ufficio che ogni missione che era partita da Baykonur, tra cui anche Yuri Gagarin e Leonov, aveva un poster.
Pertanto pigliammo tutti i pennarelli che trovammo, facemmo il nostro poster "MUCCUS" e lo azzeccammo sotto alla missione di THOR che era un satellite della Norvegia che era partito da la.
Mentre stavamo pittando il poster ci avvisarono che eravamo fortunati, perchè quella sera se le condizioni del meteo erano buone dovevamo evacuare l'albergo perchè doveva partire EUTELSAT, perchè il lancio del missile era sicuro, ma non era proprio sicuro sicuro quindi ci dovevamo allontanare da una decina di km dalla rampa di lancio, questo era un fatto interessante per tutti che erano entusiasti, noi eravamo un poco impauriti della cosa questo lancio del missile ce lo potevamo vedere tranquillamente per televisione era meglio.
Comunque all'1 di notte ci fecero evacuare l'albergo perchè i lanci dei missili si fanno alle 3 di mattina, non mi domandate perchè visto che non ci sta nisciun.
Comunque andammo da una parte che si vedevano lontane lontane solo le lucine rosse sopra a tutto e ci dissero che quella era la rampa di lancio in servizio, a noi ci scaricarono dentro a una terra in mezzo a una lotamma fangosa che si era squagliata la neve, da dove si vedeva bene, tutti quanti tenevano i cavalletti, le macchine fotografiche, noi tenevamo solo fridd, paura, una bottiglia di cognac e la cioccolata ca pal.
A un certo punto nel buio e nel silenzio più totale è iniziato il conto alla rovescia che si sentiva da certi altoparlarlanti che non si sapeva dove stavano -ten-nine...one-zero.
Ha fatto una lampata esagerata, ma esagerata, ma nu fatt che se lo fai a capodanno a Napoli ti vai a sedere direttamente dentro al maschio Angioino e dici mo' cummann io, poi il missile si è alzato e stavano le nuvole non si è visto più. Poi è arrivata una ventata esagerata, ma esagerata di un vento caldo che non ci potevamo aspettare con i 20 gradi sottozero che ci stavano. Poi iniziarono a sentirsi delle botte come quando fai un incidente con la macchina e si sta staccando qualche pezzo. Poi Roddy che ha capito che ci stavamo cacando in mano perchè ci eravamo fatti bianchi bianchi ci ha spiegato che l'esplosione non era una esplosione nucleare ma solo la combustione di questo carburante ultraleggero che si chiama drazina e costa molto di più del metano sopra all'autostrada e che non ci dovevamo preoccupare del rumore perchè mentre avevamo percepito la luce del lancio in maniera più veloce perchè la velocità della luce è di molto superiore a quella del suono, i rumori della partenza arrivavano dopo e che il missile già dopo 30 secondi stava a 7-800 km di distanza.
Noi ci siamo fidati ma relativamente, siamo stati più tranquilli quando i rumori sono terminati totalmente.
Il nostro lavoro all'hangar era quasi terminato, si erano fatte le 4, decidemmo che potevamo scendere a lavorare dopo pranzato, rientrammo in albergo alle 4.30.
A quel punto tanto valeva aspettare che aprisse la sala per la colazione.