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I 6 napoletani del Kazakistan pt3


La formazione di partenza è chest: io, Edoardo, Angioletto o muccus, Rubino, Daniele e Angioletto o' cantante, pigliamm l'aereo a Fiumicino, Aeroflot da Roma a Mosca-Šeremet'evo (agg fatt copia e incolla), domande importanti di rito:

-e purtat o'cafè

-4 buste

-2 pure io

-e purtat l'acqua?

-2 bottiglie a testa

-mica tenete robba dentro al bagaglio a mano che si pigliano?

-no

Perchè il caffè si fa con l'acqua di Napoli sennò nun ven buon.

Arrivati più o meno a Venezia facciamo una prova per vedere una birra a bordo quanto si pigliano, niente, e ce ne siamo fatti sul birr fino a Mosca.

A Mosca per arrivare fino all'albergo che stava vicino alla piazza rossa ci sono volute due ore di pulmino, la città è grandissima immensa e sta lo stesso traffico che sta al corso Malta alle 5 di pomeriggio, però in compenso sta la neve e nu cazz e fridd, per la precisione -16 quando siamo arrivati.

A un certo punto il pulmino si ferma vicino ad un albergo che sembrava l'hotel Vesuvio che noi abbiamo pensato che doveva andare a domandare qualcosa invece l'autista ci ha fatto segno che dovevamo scendere che era il nostro hotel, siamo entrati tutto marmo dappertutto certi quadri antichi, ci stava pure uno che suonava il pianofforte tutto vestito elegante, noi tenevamo la tuta quella la di quando tieni l'influenza e stai a casa e sembra brutto di stare con il pigiama e tieni la tuta quella del mercatino di Fuorigrotta di 10 euro, che figur e merd.

La sera scendiamo e andiamo in mezzo alla piazza rossa, bell, andiamo a vedere il Kremlin, bell, un centro commerciale enorme con tutte lampadine che mo non mi ricordo come si chiama, la cattedrale di san Basilio, si ma mo' quand se magna??

Pigliamo e andiamo dentro a un pub, parlo con la ragazza, perchè io quando aggia magnà parlo inglese e ci dico che stamm senza sord e dobbiamo mangiare, teniamo un budget di 25 euro a testa e dovevamo chiudere un menu fisso con 2 birre grandi a testa.

La ragazza dice che va a parlare un attimo c'o mast e ven. Torna e dice -ha itt o'mast con 25 euro vi potete mangiare e bere quello che volete voi.

Alla fine ci pigliamo una specie di spezzatino patane e pesiell e questa porta un pignatiello cocente cu nu cuppulon di pasta per le pizze arruscata per attapparlo, certi specie di cazuncielli patane e cepolle, ma meno della Francia, e alla fine ci hanno offerto pure na birr. Torniamo all'albergo tutti contenti e ci pigliamo 3 jack daniels, 51 euro abem.

La abbiamo capito che a Mosca te sta accort, ci stanno certi posti economici, e poi stanno i posti di lusso che ti fanno e pacc a tarallo un poco peggio di qua.

La mattina dopo scendiamo alle 4 perchè dovevamo prendere l'aereo per andare al Kazakistan, na cazz e famm, altri 20 euro di colazione in aeroporto 2 cappuccini e 2 paste abem, ma meno di quello del jack daniels, però questo era un aeroporto privato, o bar faceva 4 cappuccini all'anno e ci sta che costano assai. Ci sta la vetrina con il caviale, mo lo accatto accussì ce lo porto a papà originale della russia, faccio 2 cunt, 400 euro, nun fa niente, ci porto e sigarett.

Saliamo a bordo di una aereo piccolo, stavamo 25-26 persone.

Ci stava un tipo che si era pigliato da solo tutti e 4 posti vicino al tavolino, avevamo accusato troppo assai, ci siamo seduti sugli altri 3 posti, ci siamo mangiati tutte certe nocelline che stavano a tavola e certe prugne e albicocche secche cha a casa non abbiamo mai toccato, questo si è alzato e se ne è andato.

Abbiamo decollato e l'hostess ha schiato o'mesale e ci ha fatto fare una vera colazione, potevano essere le 5 e mezza di mattina, ce simm magnat salmone, aringhe, lingua pomodori, rafanielli.

Nel frattempo abbiamo capito che quelli che stavano in viaggio con noi lavoraviamo tutti quanti insieme, e buono è accussì hanno capito da subito come la pensavamo per quanto riguarda a livello e magnà.


To be continued....

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