I 6 napoletani del Kazakistan parte 5

La tenda l'avevamo smontata noi in Francia, lo scoglio lavorativo era diventato un fatto secondario, lo potevamo fare a occhi chiusi.
Una problematica difficile da risolvere invece sembra l'approvvigionamento delle birre, sopra, in ufficio prendiamo la macchinetta del caffè americano in dotazione e la defenestriamo, facciamo la nostra gigante con il caffè e l'acqua di Napoli, iniziamo a farci degli amici, a creare delle basi solide, a capire.
Ci spiegano che le birre giù in mensa sono state proibite perchè stanno gli americani di Eutelsat 2 che si ubriacano, diventano nostalgici e ci può scappare la rissa.
Che bella mano gli americani, fanno tutti e buffunciell e poi vengono in Kazakistan a fare i lanci per sparagnà.
La cosa si può risolvere, iniziamo a cambiare i nostri soldi in rubli al mercato nero, la sera usciamo in missione per raggiungere un bazar che sta a 300 metri dal nostro albergo.
Le disposizioni sono chiare, si esce in non meno di 3 persone e in caso di vento molto forte si cammina in cordata, se uno casualmente sul percorso muore e l'altro per prestargli soccorso muore pure lui, il terzo deve fare una corsa a chiamare i soccorsi, pertanto si preferisce che nessuno muoia.
ovviamente noi non teniamo equipaggiamento da neve, perchè per noi la neve sta solo a Roccaraso, siamo abbastanza impauriti e infreddoliti, ma la sete è assai, le antiche bottiglie andavano portate in salvo.
Lasciamo detto che se entro mezz'ora non torniamo di fare alzare gli elicotteri.
Il marciappiede è un unico lemonissimo gigante fino al bazar, è un poco come quando con gli infradito esci da dentro alla doccia nello spogliatoio e devi arrivare al posto dove tieni appesi i panni senza andare al CTO, e, quando succede cacci un sorriso come quando da piccolo andavi all'edenlandia, cacciavi 50 mila lire di colpi per il fucile e quello ti dava un pupazzo piccolo.
Al bazar noi non capiamo proprio bene bene come faccia affari, perchè sta solo un bancone come la reception di una pensione, e un frigo pieno di certe vaschette di carne che noi non siamo proprio delicati di stomaco ma ci facevano schifo solo a guardarle.
Non vediamo altri frigoriferi.
-we are loooking for a beer
-how many, six?
-six for the moment, twenty for to take away, please perchè simm semp troppo educati e signur.
Vabbuò comunque o'bell'omm ci comunica che ne poteva apparare una decina al di fuori di quelle sei che ci prendevamo al banco, molto triste che però se volevamo ce le prendeva per il giorno appresso, vabbuò.
Alla fine ci pigliamo pure una bottiglia di cognac, 5 pezzi di cioccolata, 3 pacchetti di sigarette, le 10 birre e 3 pacchi di biscotti chist si prende tipo 22 euro tutt cos e noi già iniziamo a fantasticare a come riempire gli spazi vuoti del container di sigarette al ritorno.
Torniamo nell'albergo e mettiamo le birre nella neve lasciandole incustodite, anche se stanno molti juventini in giro.
E' la nostra prima cena, sembra che ognuno di noi fino alla sera prima facesse il cameriere a piazza Sannazaro, ma non come è mo, quando ci stavano i tavoli fino a dentro la fontana e ci passava giusto giusto il tram, a Baikonur abbiamo inventato l'all you can eat prima che sbarcavano i cinesi a Napoli e facevano finta di essere giapponesi, erano tutti piatti piccolini con qualche cosa dentro, il salmone era molto buono, certe volte ci mangiavamo pure le spine anche se era un poco indigesto, poi stavano le fettuccine alla bolognese con i fagioli dentro, il riso col pollo eo col pesce, altri animali che non sappiamo ma secondo me nemmeno loro, dei tipi di verdure, la seven up che facevamo metro goldwin meyers.
Poi finiva la cena e andavamo nella sala che ci stava un videogioco dove tu eri una band musicale, Edo Spagnoletti suonava la chitarra che pareva Carlos Santana sopra al palco di Woodstock che faceva soul sacrifice, l'ingegnere Giuliano pareva Roger Waters ed era l'anima della band, Rubino che nella vita reale suonava veramente la tromba là suonava la batteria e io senza offesa per nessuno ero il cantante della band perchè Angelo il cantante doveva salire sopra a telefonare alla fidanzata, gli altri due ci sfottevano solo. Il nostro pezzo che ci veniva meglio era hungry like the wolf dei Duran Duran, in effetti mi hanno sempre detto che tenevo una certa somiglianza con questo Simon Le Bon, poi l'ho visto ed era vero.
Una sera certi francesi ci hanno voluto sfidare e li abbiamo mazzoliati malamente.
Il giorno dopo sti muccus so gliut nfrev e non ci hanno fatto giocare.
Allora la mattina dopo siamo andati nella sala e ci siamo presi tutte le pile da tutti i telecomandi e tutti gli strumenti.
Afammocc a donchivemmuort...
Continua ancora